Già prima dei 5 anni circa il 75% dei bambini è affetto da carie. A provocarle è la placca batterica, costituita da batteri e residui organici di origine alimentare. Nei bambini la carie è un problema ricorrente perché lo smalto dei denti da latte è più sottile e quindi più vulnerabile alle aggressioni esterne. Motivo per cui appena spuntati, i denti devono essere mantenuti sani: prevenire è meglio che curare, oltre che più economico. Per questo motivo è fondamentale un incontro precoce con lo specialista, che darà ai genitori i chiarimenti necessari per una corretta igiene orale del bambino. Un approccio sin dai 3-4 anni di età con la figura di un odontoiatra è importante per stabilire con i bambini un rapporto di fiducia e superare gli stati di ansia e i blocchi psicologici.
Nel nostro studio ogni bambino viene inserito in un programma di prevenzione della carie attraverso l esecuzione di sigillature, di fluoroprofilassi e richiami periodici di igiene.

Le sigillature sono una metodica di prevenzione della carie che agisce a livello dei solchi e delle fossette degli elementi dentali posteriori (premolari e molari permanenti), di difficile detersione, dove più facilmente si annidano batteri e si deposita la placca dentale.
Le principali indicazioni alla sigillatura dei solchi sono:

  • Morfologia occlusale sfavorevole
  • Recente e completa eruzione dell’ elemento dentale permanente
  • Assenza di lesioni cariose
  • Elevata cariorecettività del paziente
  • Prima di iniziare un trattamento ortodontico
  • Nei pazienti diversamente abili
La tecnica di sigillatura nella stragrande maggioranza dei casi non richiede l’uso dell’anestesia e si esegue applicando nei solchi e nelle fossette il materiale sigillante, previa detersione e mordenzatura dello smalto.


Cosa è la fluoroprofilassi? L’attività anticariogena è esercitata dal fluoro grazie a un duplice meccanismo d’azione: da un lato, perché riduce la solubilità dei cristalli dello smalto dentario (la fluoroapatite che si forma è decisamente meno solubile di quella normalmente presente nei denti); dall’altro, perché riduce l’attività batterica e quindi la produzione degli acidi che portano alla carie.
Il fluoro svolge la massima attività anticarie solo se assunto durante il periodo di formazione dello smalto; più tardi, la sua efficacia si riduce di circa un terzo. Ciò significa che il suo ruolo principale viene giocato nella strutturazione del dente prima della sua eruzione, mentre il fluoro captato dallo smalto, o incorporato nella placca in seguito, ha un effetto nettamente inferiore.
La fluoroprofilassi della carie si attua mediante fluorizzazione collettiva o individuale.
La fluorizzazione collettiva prevede l’aggiunta di fluoruri alle acque potabili, al sale da cucina o al latte.
La fluorizzazione individuale consiste in applicazioni locali di fluoruro di sodio al 2% o fluoruro stannoso in forma di gel o di vernici applicate con ionoforesi, tre o quattro volte all’anno, dopo accurata pulizia della dentatura oppure mediante somministrazione di compresse fluorate e uso di dentifrici fluorati.

Presso il nostro studio è possibile sottoporsi ad un protocollo di fluoroprofilassi con applicazioni topiche di gel contenenti 12500 ppm di Fluoro che, come hanno dimostrato numerose sperimentazioni sia in vivo che in vitro, determinano:
  • aumento della resistenza dello smalto all’azione corrosiva dei prodotti di fermentazione ,a seguito dell’assorbimento di Fluoro
  • inibizione della crescita e dello sviluppo dei batteri della placca
  • inibizione della loro attività metabolica
Ecco di seguito le più recenti indicazioni per la somministrazione individuale di fluoro secondo l’EAPD (European Academy of Pediatric Dentistry):
  • Da 6 mesi a 3 anni: somministrazione di 0.25 mg di fluoro al giorno per via sistemica (per bocca) tramite compresse o goccine fluorate
  • Da 3 a 6 anni: sospensione della somministrazione sistemica ed inizio uso di un dentifricio per bambini a bassa dose di fluoro (500 ppm) due volte al giorno
  • Da 6 anni in poi: uso due-tre volte al giorno di un dentifricio contenente almeno 1000 ppm di fluoro
La recente letteratura internazionale non propone più come obbligatoria la fluorizzazione nel periodo gestazionale e nei primi mesi di vita del neonato, in relazione alla corretta presenza del fluoro nello stile di vita dei paesi sviluppati ( ad esempio nelle acque potabili, nel sale, nei dentifrici ecc…). Risulta tuttavia molto importante la somministrazione di fluoro durante i richiami di prevenzione ed igiene orale, a cui i bambini dovrebbero essere sottoposti periodicamente.